Gli uccelli tessitori sono abilissimi architetti, i loro nidi decorano alberi africani ed hanno una struttura complessa, oltre ad essere di notevoli dimensioni in relazione alla piccola struttura degli uccelli.
Questi volatili sfoggiano un piumaggio vivace appartengono alla famiglia dei passeriformi.
Gli uccelli tessitori intrecciano fili d'erba e altre fibre vegetali per costruire un nido quasi completamente chiuso, che protegga le uova e i piccoli sia dai predatori che risalgono da terra, come i serpenti, sia dagli uccelli che calano dall'alto. I diversi tipi di nodi e la struttura del nido sono caratteristiche specie-specifiche, patrimonio innato di ogni uccello tessitore.
Quelle storie che fanno bene al cuore, almeno al mio...e dopo tante notizie orrende che spesso pubblico, questa è come un balsamo lenitivo.
C’era un tempo in cui la convivenza tra uomini e animali, sulle montagne degli alpeggi, non aveva legami soltanto di sopravvivenza economica, ma portava a vincoli di amicizia e solidarietà. Sentimenti che forse oggi stupiscono. Eppure in alta Val Sangone, nelle montagne sopra Torino, sul filo dei duemila metri si è vissuta una storia d’altri tempi tra il margaro Angelino e la sua mucca Fiòca (tutta bianca, è la parola piemontese per la neve). Per dieci giorni ha nutrito la sua amica Fiòca finita in un canalone. Laggiù la bestia era rimasta immobile, dopo essersi fratturata una zampa, con il rischio di essere assalita dai lupi. Da parte di Angelino un lungo gesto d’amore verso l’animale, in attesa che la nebbia di montagna concedesse una tregua e permettesse all’elicottero dei vigili del fuoco di recuperarlo.
La vicenda ha inizio sabato 18 luglio. La mucca, che pascolava nei prati a duemila metri dell’Alpe di Giaveno (in territorio del Comune di Coazze), era scivolata mentre cercava di dissetarsi ed era ruzzolata per un centinaio di metri fermandosi sul greto del Lago Blu, ancora ricoperto di neve, senza possibilità di muoversi. Per due volte i vigili del fuoco del distaccamento di Giaveno, con l’aiuto di un elicottero, avevano tentato di recuperarla, ma sempre la nebbia aveva vanificato gli interventi.
Solo lunedì scorso i pompieri sono riusciti ad avvolgerla in una rete e a portarla in salvo, approfittando di uno squarcio di azzurro che ha permesso all’elicottero di arrivare, caricare l’animale e ripartire. Ma intanto per dieci giorni lui, Angelo Rege, Angelino per gli amici, 50 anni, una moglie e sette figli, ha fatto la spola tra la baita-base a 1350 metri della borgata Palè e il luogo dell’incidente: una dura camminata su una salita ripida ripida e poi la discesa verso il lago, per abbeverare e foraggiare Fiòca: «Una fatica di due ore per raggiungerla - racconta -. Il primo giorno era impaurita, le ho steccato la zampa. Poi ho cominciato a carezzarla, le ho dato erba e acqua. E’ diventata quieta e ogni giorno sembrava mi aspettasse».
L’ha anche vegliata per evitare che venisse aggredita dai lupi: «Tre anni fa - ricorda Rege - mi era capitato un episodio simile. Una mia mucca era caduta ed era rimasta immobilizzata. Il mattino dopo, quando sono andato per portarle foraggio e acqua, l’ho trovata mezza sbranata. La veterinaria mi disse che era stata assalita da almeno quattro lupi. I lupi in genere non attaccano le mucche, ma se si accorgono che una di loro è immobilizzata e non può reagire, riescono a sopraffarla».
Fiòca dopo un giorno di cure cerca di stare in piedi, ma la zampa non riesce ancora a reggere a lungo il peso, e allora lei, anche perché gravida, si corica sul prato mentre Angelino la passa una mano sul muso: «Se non hai la passione per gli animali e pensi di fare questo mestiere per i soldi hai sbagliato tutto - dice il margaro -. Quello che uno guadagna con i prodotti come formaggi, latte e burro, basta appena a compensare le spese e non ripaga la nostra fatica». E racconta di questo amore ereditato dal padre, che aveva acquistato una cascina a Giaveno e che d’estate portava gli animali a brucare l’erba dell’alta valle. Ora lui conduce 118 mucche e nell’azienda lavorano la moglie Maura, i figli Andrea, Giuseppe e Luca. Le figlie, invece (Stefania, Roberta, Cristina e Francesca), hanno scelto altre strade. Fiòca intanto un po’ alla volta si riprende: già le hanno liberato la zampa steccata e si sta riabituando a camminare sui prati. Fra dieci giorni verrà riportata in alta montagna e riassaporerà quell’erba che quest’anno dicono sia ottima dopo la grande nevicata.
lazampa.it
Per alcuni è già iniziato il conto alla rovescia per l'Apocalisse! Sarà il 2012 l'ultimo anno dell'umanità e della Terra intera, come gufano le peggiori cassandre e gli interpreti degli scomparsi (loro sì) Maya? Stiamo a vedere. Intanto, per ingannare l'attesa, abbiamo raccolto qui gli scenari da Fine del Mondo facendoci aiutare dal cinema: glaciazioni improvvise, attacchi inattesi di meteoriti o alieni, virus carnivori. Di tutto un po', insomma, e di tutto abbiamo cercato di raccontare anche perché non può succedere (o, almeno, non in una notte...). Mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo.
Il video è chiarissimo ed emozionante.
il video
Un grande esploratore, esperto di sopravviuvenza che per 10 volte ha conquistato quota 8000 metri.
Un grande uomo che ha saputo realizzare il suo sogno!
K2, 8611 m.
Dhaulagiri, 8167 m.
Everest, 8848 m.
Cho Oyu, 8201 m.
Shisha Pangma, 8046 m.
Makalu, 8463 m.
Lhotse, 8516 m.
Kangchenjunga, 8586 m.
Gasherbrum I, 8068 m.
Gasherbrum II, 8035 m.
in pratica un vortice pazzesco che attira rifiuti fino a formare un’isola più grande dell’Italia fatta proprio di plastica e inquinamento di varia natura.
Charles ha quindi fondato l’Algalita Marine Research Foundation.
Questa immensa vergogna è anche chiamata The Great Pacific Garbage Patch: la grande chiazza d’immondizia del Pacifico, siamo infatti a circa 800 miglia da quel paradiso che sono le Hawaii, in quello che nell’immaginario di tutti è uno degli angoli più belli, affascinanti e suggestivi della Terra
C'è una potente dolcezza in questo video.
La nascita di una balena e' stata documentata per la prima volta, al largo dell'Australia occidentale, da ricercatori che osservavano la migrazione stagionale dei cetacei, e hanno potuto filmare il neonato che prendeva la prima boccata d'aria. Curt e Micheline Jenner, che hanno diffuso le foto pubblicate oggi sui giornali, erano in barca presso la barriera corallina di Ningaloo la settimana scorsa quando hanno avvistato una megattera che aveva appena partorito. Il neonato faticava a tenersi a galla per respirare, e nuotava in circolo con solo la punta del muso sopra l'acqua. Mentre i ricercatori guardavano la madre si e' immersa, ed e' riemersa con il cucciolo in equilibrio sulla mascella superiore. ''Lo ha tenuto delicatamente in quella posizione per circa 10 secondi, mentre il cucciolo prendeva la prima boccata d'aria della sua vita'', hanno detto. Poi con un colpo di coda ha cominciato a nuotare ''come un giocattolo a molla calato in una vasca da bagno''. Il cucciolo lungo circa 5 metri avra' pesato una tonnellata e mezza, riferiscono i due, che studiano le balene da 20 anni. Aveva l'aspetto sano anche se vulnerabile. ''Era sorprendente quanto sembrasse piccolo e magro vicino alla madre''
ansa.it
Si tratta di una galassia a spirale come la nostra Via Lattea, al centro un enorme buco nero circondato da stelle con una massa 100 milioni di volte quella del sole.
Un filmato di una lince libera tra le montagne, il primo del genere in Italia, è
stato girato da un agente della Forestale del Trentino, Alberto Stoffella. Si tratta di
B132, un animale giunto in questi territori nel marzo 2008 e che da allora si
sposta tra Val Rendena, Val di Sole, Val di Non e Valle dell'Adige.
Il filmato la riprende nella zona di Molveno. L'animale ha un radiocollare e pesa circa
25 kg.kataweb
Non abbandonarlo, non hai scuse! “Turisti a 4 zampe” il progetto presentato a Roma dal ministro del Turismo,
08:43Una guida online con alberghi, ristoranti, bar, spiagge e altre strutture ricettive che accolgono padroni e animali. Si chiama “Turisti a 4 zampe” il progetto presentato a Roma dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla e dal sottosegretario al Welfare, Francesca Martini.
Si tratta di uno strumento utile per le persone che intendono spostarsi in compagnia del proprio animale durante le vacanze con tanti consigli per organizzare al meglio il proprio soggiorno. Dalle informazioni su come pianificare il proprio viaggio ai suggerimenti per aiutare a mettere a proprio agio Fido e Micio durante il trasporto ai testi delle normative vigenti in materia di tutela degli animali.
La guida online avrà anche una versione cartacea di prossima pubblicazione. "L'idea - ha spiegato il ministro Brambilla - è sia quella di valorizzare le strutture turistiche italiane che accolgono con piacere i quattro zampe, sia quella di combattere il fenomeno dell'abbandono che purtroppo conta ancora 150 mila “vittime” ogni anno. […] – Adnkronos
Le immagini del video dicono tutto,
Mi si pezza il cuore a vedere queste scene...quanto vuoto c'è in questo "uomo" e quanta generosità negli elefanti che potrebbero semplicemente alzare una zampa e schiacciare questo "uomo" in un secondo!
Dopo una vita trascorsa a fare l'amore, l'ultima dolcezza è stata fatale
12:48Scommettiamo che diventerà il vostro eroe? Sì, Mike alla fine è morto, il
suo vecchio cuore ha ceduto. Ma chissà quanti sognano una fine come la sua:
morire di fatica dopo essersi accoppiato per giorni, ininterrottamente, con
tutte le femmine che gli capitavano a tiro. Mike aveva 19 anni e 12 figli, ed era una della attrazioni
principali dello zoo di Norimberga. Zoo, sì, perchè Mike era un leone marino
originario della California. Che ha passato gli ultimi giorni della sua vita
semplicemente facendo sesso. L'ultimo accoppiamento gli è stato fatale, il cuore
non ha retto. "Mike non è più riuscito a uscire dalla piscina - hanno raccontato
gli addetti del parco - ed è stato trascinato a riva dallo staff. Era
estremamente indebolito". Curato da un veterinario, il povero leone marino è
morto poco dopo per un attacco cardiaco. E ora è diventato un eroe. Tanto che lo
zoo di Norimberga ha una certezza: sicuramente, dopo tanto darsi da fare, Mike
avrà garantito eredi degni di tanto padre....
asylumitalia.it
Mike Leahy invece ha questa passione ed ama intrattenrsi il più vicino possibile ad insetti e animali tra i più velenosi del pianeta.
Annoiato da una vita fatta solo di carburatori e pistoni, Mike Leahy, ex meccanico, si laurea all'università di Oxford in Virologia e Parassitologia, scegliendo come campo di ricerca privilegiato: gli insetti. Ora gira il mondo cercando un contatto davvero ravvicinato con alcuni tra gli animali più pericolosi e velenosi del pianeta, e gli inconvenitenti sono dietro l'angolo. Il nome del programma, in onda dal 6 agosto,ogni giovedì su Nat Geo Adventure, è esplicativo: Mordimi
repubblica.it
Un eolico che lascerebbe tranquilli gli uccelli...speriamo non ci siano altri problemi...
23:46sì...l'ho trovato...
Adesso sembra che si possa fare ameno delle pale, che , sono sincera, mi piacevano tanto ... mi sembravano grandi girandole lassù, in alto...ma non pensavo ai volatili....
Un eolico che lascerebbe tranquilli gli uccelli...speriamo non ci siano altri problemi...
Il suo nome è Tornado Like
I perchè dell'aggressività dei cani randagi e come possiamo far sì che non avvenga tutto questo
09:27Un'aggressività sicuramente sproporzionata, anche se tutti sappiamo che è bene tenersi alla larga dai cuccioli di qualsiasi specie e razza si tratti, l'istinto materno in gioco è di assoluta protezione, ma generalmente prima dell'attacco c'è la fase diffidatoria.
Il perchè si verifichino sempre più spesso aggressioni così violente è da ricercarsi anche nelle nostre "abitudini" totalmente errate di trattare gli animali, in questo caso i cani.
Cosa può accadere a quelli che vengono abbandonati?
Ne parlai tempo fa, ma riporto fedelmente l'articolo di focus in modo integrale:
Chi sono e come vivono i cani randagi
Nel nostro Paese ci sono 1 milione di “infidi”, cani abbandonati dall’uomo e sopravvissuti alla vita selvatica, che formano branchi, si accoppiano con i lupi, attaccano greggi e minacciano l’uomo. Ecco dove vivono, quanti sono e come ci si può difendere. (Chiara Borelli)
Il fenomeno del randagismo» spiega Giorgio Morelli, capo del Corpo Forestale dello Stato che lavora nel Parco nazionale del Gran Sasso «è divenuto rilevante negli ultimi 40 anni, da quando, con l’abbandono della montagna, si sono liberati territori »
Oggi gran parte delle colture agricole appenniniche (i randagi sono concentrati soprattutto sull’Appenino centro-meridionale) è abbandonata, la selvaggina si è moltiplicata e la legge impedisce l’abbattimento dei cani vaganti (negli anni ’70 venivano abbattuti circa 100 mila cani vaganti ogni anno).
Che quindi si moltiplicano e, generazione dopo generazione, diventano sempre più selvatici.
Una volta erano tutti definiti “randagi”. Oggi si sa invece che ne esistono molti tipi, con caratteristiche diverse, classificati in base al comportamento in natura e nei rapporti con l’uomo. Ecco quali
- Ne avevo parlato qua
Un'eclissi di particolare lunghezza, durata oltre 6 minuti e mezzo (in un punto nel Pacifico, a centinaia di chilometri dalle isole Bonin, a sud del Giappone, è durato sei minuti e 39 secondi). Un fenomeno simile, con una durata così lunga, non ricomparirà prima del 2132.
Un cucciolo di un uomo ed un cane si scambiano infinite sensazioni che noi, adulti, saggi, presi da 1000 cose più o meno importanti abbiamo ...semplicemente dimenticato, ma loro che invece sono puri si riconoscono
lazampa.it
I bambini riescono a capire i cani e a comprendere il significato dei vari modi di abbaiare anche se non hanno mai passato del tempo accanto a questi animali. Una ricerca della Brigham Young University, pubblicara sulla rivista Developmental Psychology, mostra che i bambini di soli 6 mesi sono capaci di distiguere i versi aggressivi e affettuosi che fanno i cani e associarli al linguaggio corporeo di questi animali.
«Abbiamo mostrato a dei bambini delle foto dello stesso cane in atteggiamento aggressivo o amichevole, e poi abbiamo fatto ascoltare dei suoni diversi, come ad esempio un ringhio basso e minaccioso ed un abbaiare allegro e festoso», ha spiegato Ross Flom, psicologo a capo dello studio. «I bambini di sei mesi osservavano più a lungo la figura corrispondente al verso giusto, mentre i più grandi associavano suono e figura instantaneamente», ha proseguito. Da questo strano esperimento, i ricercatori sperano di ricavare maggiori informazioni su come i bambini imparano così rapidamente e come si sviluppa in loro la socialità.
«Anche se può sembrare bizzarro, esperimenti simili ci aiutano a comprendere lo sviluppo della mente infantile e la comunicazione. Abbiamo scelto i cani perchè sono animali comunicativi sia per la loro postura fisica che per i loro versi», ha concluso Flom.
Questo calamaro ha il sorriso più buffo e simpatico che un calamaro passa avere!
15:32E' incredibile questa foto...sembra un personaggio dei cartoni animati anziché un calamaro in carne e cartilagine...con il ciuffetto arruffato, gli occhioni dolci ed un sorriso accattivante!
Nessun fotomontaggio, niente trucchi. Il calamaro ride davvero. Questo scatto sta facendo il giro del mondo e sta tenendo sulla corda gli esperti. L'espressione è eloquente e sembra non avere precedenti. Questo esemplare di Helicocranchia pfefferi è custodito in California nel Cabrillo Marine Aquarium di San Pedro dove il direttore Mike Schaat è riuscito a filmare lo "strano" calamaro
repubblica.it
Smokey cagnolino miracolato. Il piccolo cane chihuahua Smokey vittima di un incidente e rimasto per tre giorni con un grosso forchettone da barbecue conficcato nel cervello. Dopo l'incidente l'animale spaventato e scappato per i boschi ma i padroni dopo due giorni sono riusciti a ritrovarlo miracolosamente vivo e cosciente e l'hanno portato dal veterinario che è riuscito a salvarlo.
Di seguito la foto della radiografia e la foto del piccolo Smokey con il forchettone
lazampa.it
Dalle mie parti si dice che se una coccinella si posa sulla persona, quest'ultima sarà colpita da inaspettata fortuna....mai scacciare una coccinella!!!!!!
Certo che se fosse vero, in Colorado saranno tutti molto fortunati per moltissimo tempo!
I coccinellidi sono coleotteri con un corpo generalmente più o meno emisferico e con testa coperta dalla parte anteriore del protorace. Le corte antenne terminano in una piccola clava e i loro tarsi constano di 4 articoli, di cui il terzo è spesso poco visibile. Solitamente hanno colori vivaci e sono entomofagi, cioè mangiano altri insetti. Quando la natura si prepara al letargo invernale, quando le foglie cambiano colore, cioè quando sono diventate organi morti, non è difficile trovare una foglia secca che nasconde alcuni piccoli coleotteri rossi punteggiati di nero che attendono, che questa dimora dopo essere caduta sul terreno, verrà progressivamente sotterrata sotto altre foglie secce. Altri coleotteri si riuniscono sull'apice di giovani pini oppure su querce introducendosi nelle spaccature delle cortecce. Il genere coccinella comprende numerose specie, diverse per dimensioni, colore e numero dei punti che ornano le elitre. Una delle più comuni nelle nostre regioni è la coccinella dai sette punti. Si tratta anche di quella più grossa, infatti raggiunge la lunghezza di 8 millimetri. Il torace, che nasconde quasi completamente la testa, è nero con due macchie bianche. Le elitre, rosse, portano 7 punti neri, e le piccole zampe sono anch'esse nere. Questa coccinella lascia il nascondiglio invernale agli inizi della primavera e si accoppia. Verso la fine di maggio le larve raggiungono la maturità. A giugno-luglio esse diventano sempre più numerose. Le piccole larve vivono in società, aggirandosi nei luoghi dove abbondano le colonie dei pidocchi delle piante. Esse cambiano parecchie volte la loro pelle. Per trasformarsi in ninfa, la larva si aggrappa a un supporto con l'estremità dell'addome, incurvando il dorso finchè non riesce a lacerare la pelle. Liberatasi dell'involucro, la ninfa rimane posata sulla pelle abbandonata come su di un cuscino. Essa è rossa e nera. Se viene disturbata durante il riposo, solleva la parte anteriore del corpo e la lascia ricadere ritmicamente. Dopo 8 giorni fa la sua apparizione l'insetto adulto. Fra gli altri coccinellidi presenti nelle nostre regioni tutti utili per la lotta contro i pidocchi delle piante, si ricorda la coccinella dei dieci punti. Essa è giallastra macchiata di nero, ma le cui macchie sono disposte in modo tanto diverso che talvolta si presenta nera con punti gialli. La coccinella ocellata, invece, frequenta le foreste di conifere: fulva con macchie nere cerchiate di giallo, è una delle specie più grosse fra quelle presenti nel nostro paese. Infine, c'è la coccinella a macchie oblunghe, anch'essa diffusa nelle nostre foreste di conifere, ed è di colore bruno-rossiccio con macchie ocra poco visibili.
animali nel mondo
Questa eclissi è un fenomeno particolarmente raro, si calcola che sia l'eclissi più lunga del 21 secolo
Il giorno 22 Luglio si verificherà un'eclisse totale di sole. La sottile striscia di totalità inizia in India per attraversare la Cina, toccare il Giappone meridionale e poi proseguire nell'oceano pacifico.
La città più importante interessata dall'eclisse sarà Shanghai dove l'istante medio della totalità sarà alle ore 3:40 (ora legale italiana) e l'eclisse totale durerà ben 5 minuti e 56 secondi.
Il nostro osservatorio sarà presente lungo la fascia di totalità con diversi associati e le foto di questo evento spettacolare verranno ospitate in queste pagine web quasi in tempo reale.
Maggiori informazioni sull'eclisse del 22 Luglio si possono ottenere in lingua inglese sul sito NASA
Percorso della striscia di totalità dell'eclisse del 22 Luglio 2009. La Cina sarà favorita in modo particolare. Dal sito NASA
fonte Astrogeo.va.it
Una fotogallery di eclissi famose o future
Sono tutte bellissime ma adesso sto sognando di essere qua:
da ilsole24ore le spiagge più belle del 2009
A turbare il bagno dei villeggianti sono i calamari di Humboldt, che in effetti sono abbastnaza inquietanti visto che arrivano a pesare una cinquantina di kg ed avere una lunghezza anche di due metri; veri e propri giganteschi calamari con un caretterino niente male!
Ecquo, l'articolo
E’ allarme per i ‘baywatch’ della California: nei giorni scorsi migliaia di calamari giganti si sono riversati nelle acque di San Diego, diffondendo il panico tra i bagnanti e aggiungendo un altro problema allo stato di Schwarzenegger.
Si tratta dei calamari di Humboldt, una specie particolarmente aggressiva anche contro gli esseri umani, nota per le dimensioni enormi: un esemplare puo’ essere lungo fino a due metri e pesare piu’ di cinquanta chili.
Il loro aspetto e’ particolarmente minaccioso: hanno becchi durissimi affilati come lame di rasoio e tentacoli dentati lunghi e robusti.
Originari delle profondita’ del Messico, negli ultimi anni questi animali si stanno spostando piu’ a nord e gia’ altre volte hanno riempito le spiagge californiane. Alcuni si sarebbero spinti fino in Alaska; un fenomeno allarmante, secondo gli esperti.
Ormai sembra che nelle acque della California viva una popolazione stabile di calamari di Humboldt. I picchi di invasione, come quello di questi giorni, sarebbero dovuti alle migrazioni di gruppi di pesci, sempre piu’ spesso in viaggio verso nord.
Per i pescatori, questi animali rappresentano un’arma a doppio taglio: da un lato pescare un calamaro di Humboldt vuol dire portare a casa un gran bel bottino; dall’altra la sua presenza potrebbe influenzare notevolmente l’ecosistema marino della California, con gravi conseguenze per la pesca
moebiusonline.eu
Il becco del calamaro, in particolare del calamaro gigante di Humboldt, pone altri grattacapi. Intanto chiariamo di chi si sta parlando: non è il calamaretto con cui condiamo gli spaghetti per intenderci: il calamaro gigante di Humboldt può arrivare a una lunghezza di due metri e a un peso di 50 chili. Il suo becco, dicevamo, è fatto del materiale più duro per ora identificato sulla Terra. Il problema è che questa arma micidiale è direttamente connessa con i tessuti molli che costituiscono la bocca dell'animale. Provate voi a tagliare una bistecca tenendo tra le labbra l'estremità di una lama: come minimo fareste altrettanti danni alla vostra bocca che alla bistecca, e passerebbe la fame. Il calamaro invece ne esce sazio e incolume; gli scienziati hanno scoperto perché: in realtà la composizione chimica del becco varia dalla sua punta alla base. In particolare avvicinandosi ai tessuti molli aumenta la quantità di acqua intrappolata nella matrice di proteine che costituisce la sostanza del becco, e questo rende lo strumento più morbido proprio là dove deve. Naturalmente i bioingegneri sono all'opera per imitare il meccanismo, alla ricerca di strategie innovative per realizzare congiunzioni tra materiali duri e materiali molli. L'acqua sembra essenziale anche nel processo di filatura della seta dei ragni: la sua concentrazione impedisce la cristallizzazione prematura delle proteine che costituiscono la seta, cosa che porterebbe a un disastroso blocco del sistema di filatura. I ricercatori che sono al lavoro per riprodurre il fantastico filo, ad esempio per utilizzarlo in sala operatoria come sutura d'avanguardia, hanno fatto tesoro dell'informazione.
Focus si è divertito a farne un elenco che riporta qua sotto:
Paladina delle nascite, padrona dei raccolti e del vino buono. Ma anche pazza e capricciosa, capace di far riaffiorare i nostri istinti più bui.
Da sempre intorno alla Luna ruotano bizzarre superstizioni: c’è chi la ritiene responsabile di terremoti e crisi epilettiche, chi la controlla prima di fare sesso e chi la crede implicata in terribili fatti di cronaca. Senza contare chi è convinto che sul suo suolo, non abbiamo mai messo piede.
A 40 anni dalla storica passeggiata di Neil Armstrong, vi raccontiamo i 10 miti più duri a morire sul nostro satellite.
- Cani, ladri e assassini: tutti aggressivi per la Luna
- Anche il nostro corpo risente delle maree?
- Luna piena, bottiglia vuota
- Se la Luna dà la scossa
- Sarà una buona annata? Chiedilo alla Luna
- Cala la Luna. E Wall Street fa le bizze
- Luna crescente, capello fluente
- La cicogna vola nelle notti di Luna piena
- La faccia nascosta della Luna
- Ma alla fine, ci siamo stati davvero?
L'immagine del suo primo piano con la lingua di fuori è conosciuta in tutto il mondo. Ora, però, a distanza di 54 anni dalla sua scomparsa, la risata di Albert Einsten potrebbe tornare a illuminare il mondo.
Il merito è dei ricercatori del Kaist (www.kaist.edu) e di Hubo, un mezzo busto robotizzato che riproduce le fattezze del fisico tedesco. E che ora, grazie a un software messo a punto da un team dell'università della California, è in grado di esprimere emozioni attraverso la mimica facciale.
kataweb
Sembra un dolcissimo peluche invece è vivo e vegeto ed è un adorabile cucciolo di panda rosso, una rarissima specie di panda.
Ha fatto la sua entrata in società in Canada, Alberta
Una curiosità che ha trovato conferma in questo bel sito: il logo del browser Firefox non è una volte, ma è precisamente un panda rosso, altrimenti detto Volpe di fuoco, Fire Fox appunto.
Un bel video su questa rarissima specie
La cosa interessante è che questo veleno sì è dimostrata una risorsa inaspettata in casi di tumore cerebrale umano
Popola il nord Africa dalla Tunisia all'Egitto, Sudan, ma si spinge sino a Israele nel Medio Oriente, Oman Yemen compreso. E' molto velenoso, estremamente dolorosa la puntura, ma fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non letale, tranne che in casi particolari: bambini, soggetti debilitati o cardiopatici. Esiste inoltre il rischio di reazioni anafilattiche anche serie. Ha un colore giallo con coda e chele sottili, la coda talvolta termina con una stria nera, ma non è una costante. Raggiunge i 12cm, viene anche chiamato Death Stalker e scorpione giallo.
Questo un piccolo esemplare che ho trovato in un cespuglio, nell'estremo sud tunisino al limite dell'Algeria.
sahara.it
Il nome di questo prototipo è Kitegen ed il video qua sotto ne spiega il funzionamento
Ma come si fa a togliere ogni dignità ad un animale????
Guardate come hanno ridotto queste creature i loro scellerati padroni!
Difficile per me credere che questi animali siamo amati, sono considerati giocattoli, ridotti come pagliacci a far parte di uno spettacolo che sicuramente non volevano!
Dannazione!
Altro che salone di bellezza, scena degli orrori!
lazampa.it
L'ultima moda per la toelettatura dei nostri amici a quattro zampe arriva da Wuhan (Cina), dove si è svolto uno dei più importanti saloni di «bellezza». Tintura del pelo con colori sgargianti, laccatura delle unghie, ma anche meches multicolore e stiratura della coda. E i protagonisti? L'occhio languido tradisce il desiderio di essere altrove.
Proprio per questo motivo a Washington si sono riunite persone che hanno avuto la sventura di essere vittime di attacchi di squali per chiedere che questi fantastici animali sia salvati dal rischio estinzione
ansa
Un gruppo di vittime di attacchi di squali - molti hanno perso un braccio o una gamba nei drammatici incidenti - si è riunito oggi a Washington al Congresso americano per chiedere misure protettive a favore degli animali con i quali hanno avuto terrificanti incontri ravvicinati. "Se persino noi chiediamo di salvare gli squali dalla estinzione, allora proprio tutti possono farlo", sottolinea Chuck Anderson, aggredito nel giugno del 2000 da uno squalo gigantesco nel Golfo del Messico.
L'animale gli ha prima dilaniato quattro dita di una mano e quindi strappato il braccio destro (fino al gomito). Altri otto superstiti hanno avuto esperienze simili. Quasi tutti, dopo il trauma iniziale, hanno vissuto un periodo di risentimento nei confronti degli squali. Ma col passare del tempo è giunta anche la consapevolezza che i predatori si sono limitati a seguire il loro istinto. "Gli squali sono feroci, sono implacabili - afferma Anderson - Ma non è colpa loro: sono nati in questo modo".
Il biologo marino Mike deGruy ha vissuto una esperienza altrettanto spaventosa. Mentre nuotava nell'Oceano Pacifico è stato attaccato da uno squalo grigio che gli ha provocato gravi ferite. "Ho nuotato per 25 minuti in acque infestate di squali mentre continuavo a spargere sangue nell'acqua - ricorda il biologo - Ero un'esca vivente: non riesco ancora oggi a capire perché gli altri squali non mi abbiano attaccato".
A favorire la riunione delle vittime è stata Debbie Salamone, una convinta ambientalista che lavora per il Pew Environment Group (uno squalo le ha strappato il tendine di Achille di un piede) che ha fatto un giro di telefonate tra persone attaccate in passato dai predatori. Solo due vittime hanno respinto la sua offerta.
Un terzo degli squali che vivono negli oceani sono già in pericolo di estinzione. Sono minacciati soprattutto dall'uomo: la zuppa ricavata dalle loro pinne è considerata una prelibatezza in diversi paesi. Il gruppo chiede al Congresso sa di approvare nuove restrizioni alla pesca degli squali. Gli scienziati affermano che la sparizione degli squali provocherebbe conseguenze disastrose nell'eco-sistema oceanico.
Persino la spiegazione scientifica è poetica, da wikipedia:L'arcobaleno è un fenomeno ottico e meteorologico che produce uno spettro (quasi) continuo di luce nel cielo quando la luce del Sole attraversa le gocce d'acqua rimaste in sospensione dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana.
Visivamente è un arco multicolore, rosso sull'esterno e viola sulla parte interna; la sequenza completa è rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Esso è la conseguenza della dispersione e della rifrazione della luce solare contro le pareti delle gocce stesse.
In rari casi, un arcobaleno lunare, o notturno, può essere visto nelle notti di forte luce lunare. Ma, dato che la percezione umana dei colori in condizioni di poca luminosità è scarsa, gli arcobaleni lunari sono percepiti come bianchi.
Io ho un magnifico gatto che adoro, ma quando vuole qualcosa inizia a miagolare in modo insopportabile ed io cedo al suo fastidioso lamento....ma è comunque il mio amore!
I gatti nascondono un'arte 'persuasiva' nel loro miagolio: emettono infatti ad 'arte' le normali fusa dal suono basso e profondo insieme a un pianto o miagolio insistente e fastidioso quando vogliono ottenere qualcosa dal padrone, in primis la pappa. E' la scoperta di Karen McComb, dell'Università inglese di Sussex, Brighton, resa nota sulla rivista Current Biology.
In pratica, questa tattica felina di manipolazione mentale del padrone consiste nell'aggiungere alle fusa che i gatti fanno normalmente un pianto di tonalità diversa, che nasconde un messaggio e che risulta particolarmente sgradevole all'orecchio umano, inducendo quindi il padrone a soddisfare i bisogni dell'animale.
La ricercatrice ha chiesto ad un gruppo di persone di registrare i diversi miagolii dei propri gatti in differenti situazioni e poi ha fatto sentire i miagolii ad altre persone, anche non possessori di gatti. E' emerso che a smuovere di più l'orecchio degli ascoltatori non è il caratteristico suono continuo, sommesso e vibrante delle fusa, di solito emesso dal gatto in segno di soddisfazione. Questo suono non ha gran potere su di noi, spiega McComb, e se un gatto venisse in cerca di cibo emettendo le fusa probabilmente non otterrebbe molta considerazione. Invece, le fusa miste al pianto generano un fastidio all'orecchio degli ascoltatori (anche dei non possessori i gatti) tale che la risposta immediata ai bisogni dell'animale non può essere elusa. I gatti, dunque, sono dotati di un'arte manipolatrice che induce il padrone a fare quel che desiderano: probabilmente, il pianto misto a fusa va a toccare corde profonde nel cervello del padrone, sfruttando l'innato istinto umano per l'ascolto del pianto del neonato che induce a rispondere con solerzia ai bisogni del piccolo.
ansa
E' una gioia per gli occhi questo piccolo polpo che vive per lo più nei pressi delle barriere coralline.
A differenza dei polpi che popolano il nostro mare, lui è in grado di mordere in modo letale.
Gli anelli non sono sempre visibili, si palesano al momento che si sente minacciato, o si accorge di essere osservato.
E' veramente bellissimo!
Questo piccolo polpo vive nelle acque tropicali dell'Oceano Pacifico occidentale, in particolare nella barriera corallina australiana. Vive soprattutto nelle baie, nelle lagune e nel reef. Caccia crostacei e pesci di piccole dimensioni. Il suo morso è altamente velenoso e potenzialmente mortale anche per l'uomo, sebbene l'indole di tale mollusco sia sostanzialmente pacifica e timida e difficilmente aggredisce se non infastidito. Nelle ghiandole salivari del polpo dimorano specie batteriche simbionti le quali sono responsabili della produzione di una tossina altamente velenosa, la tetrodotossina, una neurotossina che uccide provocando la paralisi progressiva della muscolatura volontaria.
wikipedia
Manhattan come Stonehenge. Nel periodo del solstizio d'estate, a New York, il sole tramonta cadendo esattamente in fondo alle vie dritte e parallele della Grande Mela: i grattacieli creano un tunnel di luce che permette foto molto suggestive
repubblica.it
In effetti ci sono similitudini...anche se io preferisco immensamente di più quello a Stonehenge.
Lo squalo mako è un temibile predatore di dimensioni notevoli è lo stesso si cui scrisse Ernest Hemingway nel romanzo Il vecchio e il mare.
Il nome "mako" deriva da un vocabolo maori e significa "squalo". Isurus oxyrhynchus è una specie lunga fino a 3 m del peso di 500 kg, descritta per la prima volta nel 1810 e distribuita nella fascia pelagica delle acque tropicali e temperate di tutto il mondo. Rispetto ad altri squali, i mako sono in grado di conservare il calore corporeo e di non disperderlo rapidamente, il che permette loro la permanenza in acque di temperatura bassa (5-11 °C) e di profondità fino a 700 m. Tra gli squali è anche il più veloce, potendo raggiungere i 32 km/h; compie inoltre salti spettacolari fuori dall'acqua. La sua bellezza, l'elevata aggressività e la mole lo hanno però reso uno dei più ambiti "trofei"; la IUCN lo ha incluso nella lista delle specie "quasi minacciate" di estinzione.
encarta
CATANIA - Uno squalo mako (Isurus oxyrhinchus) è stato catturato nella notte tra il 10 e l'11 luglio al largo della costa catanese. Lo squalo, di sesso maschile, misurava circa tre metri ed è stato pescato accidentalmente da una barca impegnata nella pesca al pesce spada. Al momento dello sbarco dell'animale, giunto morto nel porto di Acitrezza (Ct), sono intervenuti due ricercatori della Necton Marine Research Society.
I ricercatori hanno raccolto i campioni biologici, di alcuni parassiti presenti sullo squalo e dei dati morfometrici che saranno inseriti all'interno della banca dati della società di ricerca siciliana con sede a Catania, che da dieci anni si occupa di ricerca nell'ambito della biologia marina ed in modo particolare dello studio di grandi animali marini come delfini, balene, capodogli, squali. "La presenza di animali come il mako nelle nostre acque - spiegano gli esperti della Necton - è importante al fine di mantenere in equilibrio l'ecosistema. Appare dunque di fondamentale importanza lo studio e la salvaguardia degli squali allo scopo di prevenirne la scomparsa".
ansa
Scrivi al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e chiedigli di prendere finalmente sul serio la minaccia del riscaldamento globale, unendosi ai maggiori leader mondiali per un accordo all’altezza della sfida: Silvio, vai a Copenhagen!
Grenpeace
E' un serpente australiano, conosciuto anche con il nome di "serpente fiero", decisamente una creatura molto interessante.
Il veleno dell'Inland Taipan è molto interessante. Esso si è evoluto da una famiglia di proteine note come peptici natriuretici, che, nell'uomo, ma anche nei serpenti, hanno il compito di rilassare i muscoli attorno al cuore. L'Inland Taipan ha modificato tale proteina fino a far sì che una volta iniettato nella preda l'aorta si rilassa del tutto e smette di contrarsi. La preda muore per un abbassamento totale della pressione arteriosa. "Se si capisse come questa proteina si è modificata se ne potrebbe fabbricare una per curare le arterie dell'uomo troppo congestionate e che possono causare problemi cardiovascolari mortali", spiega Elazar Kochva, zoologa alla Tel Aviv University che ha collaborato alla ricerca. La cattura del prossimo Inland Taipan potrebbe portare dunque, all'eliminazione di una delle malattie più mortali per l'uomo della civiltà industrializzata.
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