Primo censimento storico sulla vita marina
09:37I dati di questo particolare censimento verrano presentati in Canada in occasione del convegno internazionale in programma dal 26 al 28 maggio.
E' una ricostruzione storica della vita dei cetacei che purtroppo evidenzia quanto si siano ridotti numericamente questi fantastici animali
E' una ricostruzione storica della vita dei cetacei che purtroppo evidenzia quanto si siano ridotti numericamente questi fantastici animali
lazampa.it
All’inizio dell’800 al largo della Nuova Zelanda le balene australi erano circa 27.000, ossia 30 volte più numerose di quanto non lo siano oggi e il loro numero ha cominciato a ridursi precipitosamente in seguito all’arrivo delle baleniere, a caccia dell’olio dei cetacei. È uno dei risultati del Censimento della vita marina, i cui dati saranno presentati in Canada, nel convegno internazionale in programma dal 26 al 28 maggio.
Si tratta di un censimento molto particolare, al quale hanno contribuito soprattutto gli storici, mettendo insieme le informazioni tratte da giornali di bordo di antiche navi, testi letterati, documenti legali e relativi a contributi fiscali, trofei.
Ad esempio, la storica italiana Maria Lucia De Nicolò, dell’università di Bologna, ha concluso che risalgono al periodo fra ’500 e ’600 i cambiamenti che rivoluzionarono la pesca, sia con la costruzione dei pescherecci dalle caratteristiche tecniche innovative che permettevano di avventurarsi in mare aperto, sia con l’uso di nuove tecniche di pesca, come quella basata sulle reti a strascico.
Quello che emerge dagli archivi del passato e dai diari delle antiche navi è un mare molto diverso da quello attuale. Per esempio, le acque meridionali della Gran Bretagna erano erano ricchissime di balenottere azzurre, orche, ventresche, squali volpe, con focene e delfini che giocavano vicino alle coste della Cornovaglia.
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