Il caso di Devil

09:10


UOMO UCCISO DA ROTTWEILER: DISPOSTA L'AUTOPSIA

La procura di Chieti ha disposto l'autopsia sul corpo di Gabriele Ferri, l'operaio pescarese ucciso dal Rottweiler. L'esame dovra' accertare se l'uomo abbia eventualmente accusato un malore prima di essere aggredito dal Rottweiler, ora in custodia nel canile di Bucchianico della Asl. Ferri lavorava in un colorificio di proprieta' di Rinaldo Di Donato, titolare della villa dove Ferri era solito fare anche giardinaggio. Il proprietario del cane "Devil" ha chiesto che l'animale venga abbattuto. L'animale ha morso piu' volte l'opeaio alla testa provocandone la morte immediata. A far scattare i soccorsi, risultati vani, sono stati i padroni di casa. Da quanto si e' appreso, non era la prima volta che l'uomo frequentava quella casa di Sambuceto e conosceva bene anche il cane. La salma e' stata trasportata all'obitorio di Sambuceto dove e' stata effettuata l'ispezione cadaverica. Sull'aggressione la procura di Chieti ha avviato un'inchiesta per accertare eventuali responsabilita'. (AGI)
repubblica.it
Chieti: LAV diffida autorità sull'immediata soppressione di Devil
  • 12/11/2008
  • In linea con quanto richiesto dalla LAV ed in seguito alle proteste pervenute presso i centralini della ASL di Chieti e del comune di San Giovanni Teatino il Servizio Veterinario, che in un primo momento appariva determinato a sopprimere immediatamente il cane dietro ordinanza del sindaco e con il consenso deiproprietari, avrebbe deciso di sospendere quella che a tutti è apparsa una condanna a morte senza processo, rimandandola al termine del periodo di osservazione previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria.
    La LAV nella mattinata di ieri ha provveduto quindi ad inoltrare l'inevitabile diffida alle autorità coinvolte per evitare che al termine dei dieci giorni Devil venga comunque soppresso.
    "Non si può pensare che un'esecuzione sommaria sull'onda emotiva del momento possa porre rimedio al dolore per una simile tragedia - dichiara Paolo Migliaccio, coordinatore LAV Abruzzo - nessun proprietario può disporre, come le ultime sentenze dimostrano, del proprio cane al punto da farlo sopprimere, e qualsiasi veterinario si prestasse a farlo sarebbe passibile di denuncia per uccisione immotivata di animali; ci appelliamo al senso diresponsabilità delle Istituzioni, è bene che si chiariscano la dinamica dell'accaduto e le responsabilità dei proprietari del cane; al termine dei dieci giorni chiediamo che il Servizio Veterinario ASL effettui una obiettiva e ponderata valutazione del cane e disponga che Devil sia affidato in custodia alle associazioni che ne hanno fatto richiesta e che hanno la competenza necessaria per la gestione di un cane che comunque in 11 anni non ha mai mostrato segnali di aggressività e che dopo l'aggressione si è lasciato riportare nel box da un estraneo."

    Per LAV e APNEC (Associazione professionale nazionale educatori cinofili) casi come quello appena accaduto devono spingerci, anziché verso un nuovo periodo di terrore nei confronti di alcune razze e di conseguenti abbandoni, a farci promotori di un cambiamento culturale che passi attraverso un'educazione dei cani basata sui principi di moderna psicologia canina, e soprattutto mediante l'informazione e il senso di responsabilità dei proprietari. Fatti di questo genere si prestano al sensazionalismo più che alla cronaca, e alla vendetta facile piuttosto che a provvedimenti costruttivi, mentre tutti i giorni riceviamo decine di segnalazioni dimaltrattamento di cani e gatti, anche le più crudeli ed efferate, che purtroppo passano nel silenzio dell'informazione.
    Si deve riflettere sulle motivazioni che spingono una famiglia a comprare un cane e a chiamarlo addirittura Devil, cioè demonio. I proprietari hanno vigilato sul proprio cane lasciato a difendere il territorio in presenza di quello che, sebbene possedesse le chiavi di casa, potrebbe essere stato considerato un intruso rispetto al "branco familiare"?
    La LAV ricorda che la Procura di Chieti ha aperto un fascicolo nel quale risulterebbe indagato il proprietario del cane e che nel caso venisse accertata da parte dell'autorità giudiziaria l'omessa custodia dell'animale si potrebbe configurare per i proprietari il reato di omicidio colposo.
    L'Associazione si dichiara vicina al dolore della famiglia dell'operaio morto in tali tragiche circostanze, ma invita chiunque abbia l'intenzione di partecipare alla protesta o semplicemente a comunicare la propria opinione in merito alla vicenda ai seguenti indirizzi e-mail:

    <mailto:ufficio.sindaco@sgt.ch.it> ufficio.sindaco@sgt.ch.it <mailto:urp@aslchieti.it> urp@aslchieti.it <mailto:segreteria.dirsan@aslchieti.it> segreteria.dirsan@aslchieti.it


    Coordinamento Regionale LAV Abruzzo - lav.abruzzo@infolav.org

You Might Also Like

2 commenti

Grafica by Grafic Scribbles -. Powered by Blogger.

SUBSCRIBE

Questo blog non può essere considerato una testata giornalistica, giacché è aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Pertanto, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001,non può essere considerato un prodotto editoriale

Followers

Views

Translate

Popular Posts

Like us on Facebook

Flickr Images