SCOPERTA LA MOLECOLA DEL MAL D'AMORE
07:26ROMA - Scoperta la molecola del mal d'amore: la sua attivazione innesca la tristezza che attanaglia l'animo quando un amore finisce, quando ci si separa dal partner o per la perdita del proprio caro.
E' quanto suggerisce la scoperta fatta su maschi di arvicole di prateria, una specie di mammifero monogoma, che tiene molto al "rapporto di coppia" e che, proprio per questi suoi comportamenti, molto sta insegnando ai ricercatori sui comportamenti tra partner.
Pubblicato sulla rivista "Neuropsychopharmacology" del gruppo editoriale scientifico britannico Nature, lo studio è di Oliver Bosch dell'Università di Regensburg, in Germania. Il maschio di arvicola si comporta da fedele monogamo, per questo di recente studiando i suoi geni sono stati isolati quelli della 'monogamia' e, viceversa, dell'indole da 'single'.
Questa volta i ricercatori hanno voluto indagare cosa succede nel cervello dell'arvicola quando lo si separa dal partner, piuttosto che da compagni del gruppo che abbiano solo un rapporto di parentela (per esempio la separazione di due roditori fratelli).
Gli esperti hanno notato che in concomitanza con l'insorgere di comportamenti depressivi e di avversione che compaiono nel maschio in seguito alla separazione dalla propria femmina, nel cervello del maschio 'abbandonato', precisamente nei circuiti delle emozioni, aumenta il livello di un messaggero chimico, il fattore di rilascio della corticotropina.
Inoltre gli esperti hanno visto che bloccando l'attività di questa molecola con inibitori chimici, i 'sintomi' dovuto all'abbandono del partner scompaiono, segno che è proprio il fattore di rilascio della corticotropina ad indurli. Questa molecola potrebbe dunque anche in noi umani avere un ruolo importante nell'innescare il dolore da perdita del partner che si scatenano dopo la separazione o il lutto.
ansa.it
E' quanto suggerisce la scoperta fatta su maschi di arvicole di prateria, una specie di mammifero monogoma, che tiene molto al "rapporto di coppia" e che, proprio per questi suoi comportamenti, molto sta insegnando ai ricercatori sui comportamenti tra partner.
Pubblicato sulla rivista "Neuropsychopharmacology" del gruppo editoriale scientifico britannico Nature, lo studio è di Oliver Bosch dell'Università di Regensburg, in Germania. Il maschio di arvicola si comporta da fedele monogamo, per questo di recente studiando i suoi geni sono stati isolati quelli della 'monogamia' e, viceversa, dell'indole da 'single'.
Questa volta i ricercatori hanno voluto indagare cosa succede nel cervello dell'arvicola quando lo si separa dal partner, piuttosto che da compagni del gruppo che abbiano solo un rapporto di parentela (per esempio la separazione di due roditori fratelli).
Gli esperti hanno notato che in concomitanza con l'insorgere di comportamenti depressivi e di avversione che compaiono nel maschio in seguito alla separazione dalla propria femmina, nel cervello del maschio 'abbandonato', precisamente nei circuiti delle emozioni, aumenta il livello di un messaggero chimico, il fattore di rilascio della corticotropina.
Inoltre gli esperti hanno visto che bloccando l'attività di questa molecola con inibitori chimici, i 'sintomi' dovuto all'abbandono del partner scompaiono, segno che è proprio il fattore di rilascio della corticotropina ad indurli. Questa molecola potrebbe dunque anche in noi umani avere un ruolo importante nell'innescare il dolore da perdita del partner che si scatenano dopo la separazione o il lutto.
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