I cetacei, Greenpeace e il Mar Ligure

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Il rapporto di Greenpeace sulla qualità del mare là dove doveva essere il "santuario dei cetacei" nel mar ligure : cinquanta per cento di stenelle in meno e balenottere ridotte a un quarto in dieci anni


Greenpeace

Dove sono finite le balene e i delfini del Santuario dei Cetacei del Mar Ligure? Greenpeace lancia oggi i dati scandalo sul Santuario: cinquanta per cento di stenelle in meno e balenottere ridotte a un quarto in dieci anni. Un calo vertiginoso che testimonia una condizione drammatica determinata dal traffico incontrollato dei traghetti e inquinamento da batteri fecali. Il Santuario è oggi ridotto a una fogna a cielo aperto senza regole nè controlli.

Una delle navi di Greenpeace, l’Arctic Sunrise, nell’agosto 2008 ha navigato per oltre 1.500 km nel Santuario per “contare” i cetacei, prelevare campioni d’acqua e monitorare il traffico marino. La navigazione ha coperto il settore occidentale del Santuario (grosso modo nel triangolo Alghero-Tolone-Genova). Greenpeace chiede che il Santuario venga immediatamente sottoposto ad un regime di reale tutela e gestione e che in esso si crei una grande Riserva Marina d’altura, con divieto di pesca e immissione di sostanze tossiche o pericolose, per proteggere un ecosistema unico, di cui i cetacei sono parte integrante.

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