Grand Canyon, problematico ecosistema
10:49- WASHINGTON - Il Dipartimento dell'Interno, che negli Stati Uniti si occupa di tutela ambientale, sotto l' amministrazione Bush ignoro' un rapporto riguardante i rischi a cui il Grand Canyon sarebbe andato incontro se fosse stata modificata - come avvenuto - la gestione delle risorse idriche derivanti dal fiume Colorado. Per questo motivo un gruppo ambientalista ha denunciato l'amministrazione. Lo riporta oggi il Washington Post, precisando che il nuovo ministro dell'Interno, Ken Salazar, dovra' affrontare come primo appuntamento del suo mandato proprio l'emergenza Gran Canyon. La precedente amministrazione decise infatti, circa un anno fa, di modificare il sistema di dighe del fiume, per andare incontro alle esigenze delle societa' che producono energia elettrica e che utilizzano, appunto, l'acqua del Colorado.
Nel procedere con questa decisione, l'amministrazione non tenne pero' in alcun conto le raccomandazioni e i rapporti presenti al riguardo dai consulenti scientifici. Secondo gli scienziati, venne presentato un rapporto che dimostra in modo scientifico quali siano i rischi ambientali cui si espone l' ecosistema del Grand Canyon quando, come invece disposto poi dal provvedimento ministeriale, se si procede a una drastica modifica della portata d'acqua del fiume. Le conseguenze piu' gravi sono che si aumenta l'erosione delle spiagge del fiume, e si mette a rischio la sopravvivenza di specie di pesci protette. In pratica si modificano le condizioni di vita e i contorni di uno dei paesaggi piu' belli d'America, che non a caso e' protetto da legislazioni speciali. Il Washington Post precisa che e' gia' stato presentato ricorso contro il provvedimento dell'amministrazione Bush. (ANSA).
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