Dove osano le lucciole

13:54


Ricordate?
Io sì!
La gioia delle notti rese magiche da tante lucette che apparivano e scomparivano, che danzavano attorno a me....era uno spettacolo per gli occhi ed una festa per il cuore!
Le lucciole nelle prime serate tiepide!
Non si possono dimenticare notti fatte di serenità, allietate da queste creaturine luminose....ma dove sono le lucciole?

articolo segnalato da erika

corriere.it
L’attentissima Gran Bretagna è già corsa ai ripari. Per salvare le farfalle – la riduzione tocca ormai il 71% – farà costruire nell’Hertfordshire la Butterfly Farm, una grande cupola di vetro in grado di ospitare 10.000 specie. Alle lucciole del Belpaese pare sia andata meglio. Sono tornate a illuminare prati e boschetti, gridano gli entomologi più interessati a questi coleotteri neanche di bell’aspetto, predatori (si nutrono di lumache) ricercatissimi nei crepuscoli di inizio estate, quando quel batter d’ali rischiara un cielo che sembrava ormai affollato solo di lampioni e fari molesti. E così, inaspettatamente, affiorano emozioni antiche: scappare a caccia di lucciole era un gioco stupendo che riempiva le serate più calde. Resta il dubbio che forse si era persa una certa sensibilità per quest’animaletto color bruno (Lampyris noctiluca), che tra le 22 e le 23 delle notti di giugno e luglio (ma in tante zone verdi anche a fine maggio) emette una luce a intermittenza con lo scopo di attirare le femmine. Colpa dell’inquinamento luminoso, di quel bagliore diffuso dei lampioni che ha cancellato il buio di certe notti. Ma grazie a una maggiore tutela dell’ambiente e, perché no, a una rinata passione per la campagna, non mancano luoghi e spazi cittadini dove si riscopre il piacere di camminare nell’erba tra lampi improvvisi di luce: appuntamento il 7 giugno, al parco pubblico di Villa Regina, alle porte di Livorno, dove si esplorano sentieri e siepi a lume di candela accompagnati da esperti naturalisti (per iscrizioni, tel. 0586.19.40.268), e a Ferrara, sempre a inizio giugno, nel bosco di Porporana (per informazioni e iscrizioni, tel. 0532.74.46.77). Nella capitale, invece, il Wwf e il Parco Regionale dell’Appia Antica organizzano la Danza delle lucciole (13 e 14 giugno), una passeggiata notturna tra archeologia e natura, alla sola luce della luna e di qualche lumino (tel. 06.51.35.316). Nel cuore del Monferrato, a Vinchio, e nella Valle dei Saraceni, dove dal 19 al 21 giugno si terrà la prima edizione del Festival del paesaggio agrario, le lucciole sono tornate a volare in massa negli ultimi anni. Basterà partecipare agli itinerari letterari di Davide Lajolo – l’associazione voluta dalla famiglia dello scrittore – nella Riserva Naturale della Valsarmassa per ritrovarsi in una sorprendente via lattea a una manciata di centimetri dal naso. Un’emozione da non perdere e tutta da vivere anche in altri angoli d’Italia, dalla Val di Fiemme (in particolare lungo il torrente Avisio) alla nobilissima Toscana, alle pieghe acerbe delle Marche, fino ai boschetti del Monte San Biagio, sopra Maratea, dove non si usano fitofarmaci e pesticidi.

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