ancora emergenza causa maltempo
14:58ecco altri due casi di emergenza causati dal gelo invernale di questo periodo, già si era parlato di camosci, cervi e daini adesso è la volta di uccellini :
Genova - Il vice presidente regionale del Wwf ligure Guglielmo Jansen lancia un allarme per la fauna selvatica colpita dal maltempo e a rischio di cadere sotto i colpi delle carabine dei cacciatori.
«Le popolazioni di uccelli selvatici, a causa delle proibitive condizioni climatiche si sono spostate lungo la fascia costiera dove trovano temperature più miti e soprattutto riescono ad alimentarsi - ha spiegato in una nota -. Purtroppo in queste aree gli uccelli, invece di avere a disposizione un ambiente naturale dove potrebbero trovare riposo e cibo, trovano ad aspettarli i cacciatori che in questi giorni abbattono un numero di animali superiore a qualsiasi previsione».
«Ma siccome non basta questo tipo di caccia in questi giorni cosi difficili per la nostra fauna selvatica si permette di abbattere gli uccelli anche al tramonto quando vanno a dormire. È un’attività consentita dalle legge ma in questi giorni la caccia chiamata al ’rientrò significa che i cacciatori aspettano gli uccelli che rientrano prevalentemente dalle zone di alimentazione, generalmente oliveti, nelle aree boschive dove vanno a dormire al tramonto; in questo momento gli animali sono particolarmente vulnerabili e vengono facilmente abbattuti».
Milano - I Lombardi soffrono nella morsa del gelo, ma gli animali ne muoiono in gran numero. Soprattutto gli uccelli, che devono nutrirsi di continuo e non riescono a farlo quando la neve ricopre il terreno. È questo l’allarme lanciato dalla Lac, la Lega per l’abolizione della caccia, su tutto il territorio regionale lombardo. Per questo la Lac suggerisce qualche accorgimento per aiutare la fauna selvatica a sopravvivere fino al disgelo.
«I proprietari e i curatori di giardini o spazi verdi -dice la Lac- possono spalare via la neve non solo dai vialetti e dai passaggi per le persone, ma anche da tratti di aiuole e prati, così da permettere ai merli e ai pettirossi di accedere alla terra in cui trovano il cibo. Tutti possono offrire cibo sotto forma di granaglie, pane, frutta, semi nei luoghi dove gli uccelli si concentrano, per esempio nei parchi cittadini e suburbani, nei laghetti con anatre, ma anche ognuno sul proprio terrazzo, balcone, cortile o persino davanzale»
«In questi giorni -dice Paola Verganti, della Lega anticaccia- ai centri recupero fauna selvatica giungono per lo più animali stremati dal gelo e dalla fame, è urgente mettere in atto i piccoli accorgimenti che, in un ambiente profondamente trasformato dall’uomo come quello lombardo, possono significare la vita o la morte per molte specie».
lazampa.it
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