REATO CONTRO TRATTA, AL VIA TASK-FORCE

07:55


Il traffico illegale degli animali da compagnia diventa reato. ''Pensiamo, con i ministri Alfano e Sacconi - ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini - di inserire un reato specifico contro il traffico di animali da compagnia. Un segnale forte contro queste mascalzonate''. L'Italia dice stop alla tratta dei cuccioli dai paesi dell' Est, un business da 300 milioni di euro l'anno, e questo e' uno dei punti del piano d'azione. Frattini fa appello ai Paesi di origine per una collaborazione piu' stretta e ha scritto alla Commissaria Ue alla salute per standard e regole. Azioni che fanno parte di una piu' larga alleanza con il ministero del Welfare, stretta oggi alla Farnesina alla presenza del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. Sul fronte salute Martini ha annunciato il via ''a una task-force di esperti del ministero del Welfare che lavorera' intensamente in sinergia e in raccordo con la Farnesina''. ''Questo traffico - ha detto Martini - e' divenuto una piaga che mette a repentaglio la salute pubblica esponendola ai rischi collegati sulla mancata profilassi degli animali e alle condizioni igienico sanitarie in cui sono mantenuti''. Ecco quindi che si pensa a un reato ad hoc che, secondo una bozza, prevede la confisca degli animali e reclusione fino a tre anni con l'aggravante se il traffico avviene senza vaccinazioni o da zone infette o con vincoli sanitari.

Ma il lavoro e' anche oltre frontiera. ''Chiedo una collaborazione piu' stretta con i Paesi di origine perche' intensifichino i controlli da parte delle autorita' veterinarie e doganali'', ha detto Frattini parlando del suo come di un ''appello convinto'' e sottolineando gli ottimi rapporto che l'Italia ha con questi Governi. ''Assieme al sottosegretario alla Salute, Francesca Martini - ha detto Frattini - intendo sensibilizzare l'intervento delle Autorita' dei Paesi piu' interessati: Ungheria (Paese gia' richiamato dalla Commissione Ue nell'ottobre 2007 su richieste del nostro Paese), Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia e Bulgaria, in ambito comunitario, cosi' come di Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Bielorussia, Ucraina in ambito extracomunitario''. Frattini ha inoltre annunciato di aver chiesto alla Commissaria europea alla Salute, Androulla Vassiliou ''regole di controllo piu' strette'' mentre in ambito nazionale ha ''avviato le procedure per ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione degli animali da compagnia, firmata dal nostro Paese nel 1987, ma, dopo 21 anni, non ancora recepita''. E con il Natale alle porte, Farnesina e Welfare lanciano un messaggio agli italiani: ''Solo cuccioli di sicura provenienza''.

Intanto i numeri dei traffici e delle illegalita' mostrano la drammaticita' del fenomeno:
- ISPEZIONI NAS: su 1.189 ispezioni fatte su esercizi di vendita, allevamenti, strutture di addestramento, attivita' di dog-sitter, servizi di toelettatura, ambulatori privati e canili sanitari, ha riferito Martini, sono state accertate 639 violazioni di cui 102 a carattere penale e 532 a carattere amministrativo;
- PREZZI MERCATO ILLEGALE: secondo la Lega Antivisezione (Lav), che ha avviato una campagna di adozione, i cuccioli dell'Est acquistati a circa 60 euro sono venduti a prezzi fino a venti volte superiori una volta trasformata la loro origine da Est Europa a italiana. I traffici di cani riguardano in particolare le razze Schitzu, West Highland, Carlini e Beagle;
- RISCHI TRATTA: assenza di vaccinazioni, certificazioni e identificazioni; assenza del passaporto europeo; cuccioli strappati alle madri troppo presto; trasporti in spazi angusti. La documentazione che viaggia con gli animali e' considerata corretta solo nel 2% dei casi. (ANSA).
03/12/2008 18:39

ansa.it

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