Le fibre delle carezze
18:02Un neuroscienziato della Unilever R&D, Francis McGlone ha spiegato il suo studio al British Association Science Festival, tenutosi a Liverpool (Gb) all’inizio di settembre. Il team di McGlone ha utilizzato per la ricerca una sofisticata macchina all’avanguardia, un apparecchio che ha dispensato carezze alle “povere cavie umane”, saggiando fra le altre cose, quale pressione e quale velocità risultino ideali per solleticare il più possibile la persona sottoposta alle carezze.
Tali fibre nervose, attivate da movimenti affettuosi sulla pelle, sarebbero direttamente collegate a un sistema di “gratificazione” del cervello, il quale rilascerebbe automaticamente gli ormoni responsabili delle sensazioni di piacere. Tali nervi non si trovano sugli organi sessuali, provvisti di altre terminazioni “universalmente note”, ma non si trovano nemmeno sul palmo delle mani o sulla pianta dei piedi. Questo perché Madre Natura si dimostra una volta di più assai intelligente: non potremmo mettere in moto il meccanismo del piacere ogni volta che camminiamo o che stringiamo la mano a un estraneo (oddio potrebbe anche essere interessante…ma forse un po’ scomodo!).
L’altro risultato della ricerca ci suggerisce come accarezzare il partner in modo da provocargli estasianti sensazioni di piacere: una pressione di due grammi su cinque centimetri di pelle al secondo. Facile no? Un’altra mera riduzione di misteriose sensazioni amorose, a un miscuglio di sostanze chimiche per il “piacere” degli scienziati? Ebbene no, perché la scoperta potrebbe avere importanti conseguenze terapeutiche, innovative e rivoluzionarie per aiutare la guarigione di brutte malattie. Utilizzando i risultati di questa ricerca infatti, e continuando con esperimenti dello stesso tipo, si potrà mettere a punto un sistema di “carezza-terapia” per curare il dolore cronico, ossia tutte quelle situazioni che si presentano con determinate malattie, in cui le sensazioni di dolore non se ne vanno mai. La svolta sarebbe incredibile: eliminando medicine antidolorifiche spesso molto dannose per l’organismo, si combatterebbe la causa principale di sofferenze e paure, il dolore fisico, rispondendo ad esso con il suo contrario, il piacere. Illusione? Speriamo di no.
girlpower.it
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