“ECONNECT restoring the web of life” (Econnect - ripristinare la rete della vita)
07:01A Vienna il 4 e 5 novembre parte l’ambizioso progetto internazionale “ECONNECT restoring the web of life” (Econnect - ripristinare la rete della vita) finanziato dalla UE nell’ambito del Programma Spazio Alpino per la costruzione di una rete ecologica nelle Alpi. Connettere gli habitat e le aree protette in tutte le Alpi è la nuova frontiera della conservazione. Il progetto che viene ora lanciato porterà un contributo innovativo alla conservazione della biodiversità alpina. Sedici partner da sei paesi alpini si sono riuniti per promuovere un nuovo metodo per la conservazione del patrimonio naturale delle Alpi.
Con oltre 30.000 specie animali e 13.000 vegetali la diversità biologica delle Alpi è semplicemente incredibile. 20.000 invertebrati, 200 uccelli nidificanti, 80 mammiferi, 80 pesci, 21 anfibi, 15 rettili sono presenti. Il 39% della flora europea tra cui anche 417 piante endemiche che si trovano solo qui. Animali e piante hanno bisogno di migrare - ancor di più in tempi di cambiamenti climatici - tra i diversi habitat. Non possono fermarsi alle frontiere o restare nelle aree protette. Occorre quindi un nuovo approccio al problema, più dinamico. Inoltre è essenziale focalizzarsi sul collegamento tra le diverse aree per raggiungere la connettività dell’ecosistema alpino: collegare habitat, aree protette e hot spot della biodiversità per ridurre la frammentazione delle popolazioni è ora universalmente riconosciuta come la nuova frontiera per la conservazione alpina. I 16 partner (cinque dall’Austria, cinque dall’Italia, tre dalla Francia, uno dalla Germania, uno dal Liechtenstein e uno dalla Svizzera) hanno unito le loro forze per sottoscrivere l’ambizioso e multidisciplinare progetto Spazio Alpino Europeo della UE. Il progetto detto ECONNECT è divenuto operative nel settembre scorso e proseguirà fino all’agosto 2011, con un finanziamento di oltre tre milioni di euro. Per raggiungere una rete ecologica complessiva è necessario armonizzare i dati geografici e analizzare le barriere fisiche e legali esistenti con una terminologia e un metodo comuni, allo scopo di definire corridoi adatti alle migrazioni a livello paneuropeo.
La connettività ecologica sarà rafforzata superando barriere legali e ecologiche tenendo in considerazione i confini transfrontalieri. L’enfasi del progetto sarà messa sull’implementazione di misure in aree pilota, attraverso linee guida e buone pratiche da diffondere per poter raggiungere risultati in tutta l’area. La partnership di Econnect prevede amministratori regionali e nazionali, ONG internazionali, istituti di ricerca, aree protette. I partner portano competenze complementari e una lunga esperienza di lavoro in comune. La partecipazione dei paesi alpini assicurerà l’effettivo impatto del progetto. Numerose convenzioni e iniziative enfatizzano l’importanza nelle reti ecologiche per la conservazione della natura, in particolare la Convenzione per la Biodiversità e la Convenzione delle Alpi entrambe ratificate dai vari paesi alpini. Così come la biodiversità è minacciata dall’uso insostenibile del suolo, dall’urbanizzazione, dalla frammentazione degli habitat, dalle barriere create dall’uomo, la rete ecologica coprendo l’intero arco alpino rappresenta un importante contributo per sostanziare gli impegni internazionali.
I PARTNER
Leader: University of Veterinary Medicine Vienna; Research Institute of Wildlife Ecology (FIWI) (A)
Altri partner:
Ministero Ambiente, Italia (I)
Accademia Europe di Bolzano (I)
WWF Italia (I)
Parco Naturale Alpi Marittime (I)
Regione Autonoma Valle d’Aosta (I)
University of Innsbruck-Institute Ecology (A) Umweltbundesamt GmbH (A) National Park Gesäuse GmbH (A) National Park Höhe Tauern (A) Council of Department of Isere (F) Task Force of Protected Areas (F) Scientific research centre CEMAGREF (F) National Park Berchtesgaden (DE) CIPRA International (LI) Swiss National Park (CH)
wwf.it
0 commenti