A Baghad si prepara la strage dei cani randagi

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Le autorità irachene hanno annunciato ieri una campagna a tappeto per uccidere i cani randagi che si trovano nella capitale, in seguito agli attacchi registrasi nei confronti di alcuni cittadini. «Abbiamo deciso di agire dopo aver ricevuto delle lamentele sull'aumento degli attacchi ad esseri umani da parte di alcuni branchi di cani. Addirittura alcuni bambini si rifiutano di andare a scuola perchè hanno paura di essere morsi», ha dichiarato Anam Hamid capo della commissione ambientale nel consiglio provinciale di Baghdad.

L'inizio della campagna è stato fissato per la prossima settimana: l'obiettivo è bonificare la zona occidentale della città, per poi spostarsi sul lato orientale nella prima parte del 2009. Tre squadre di tiratori composte dal Ministro degli Interni, due veterani militari ed un poliziotto useranno della carne avvelenata ed i loro fucili per uccidere gli animali. Le forze armate statunitensi sono state informate del piano.

«Più di 1000 cani randagi si aggirano in branchi nella capitale irachena», ha dichiarato Hamid, aggiungendo che: «tredici persone sono morte ad agosto in seguito ad un morso di quasti animali». Il consiglio provinciale di Baghdad ha dichiarato in un comunicato che lo scopo dell'operazione è di eliminare «le patologie trasmesse dai cani agli esseri umani in seguito alla diffusione del fenomeno del randagismo dei cani».

Sotto il regime di Saddam Hussein, che è stato rovesciato dagli Stati Uniti nel 2003, le autorità hanno selezionato ed ucciso i cani randagi con una frequenza annuale: la nuova campagna sarà la prima dopo la caduta di Saddam.
lazampa.it

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