greenpeace: no al carbone, terza tappa a genova

20:29

Genova, Italia — Questa mattina Greenpeace ha lanciato a Enel un messaggio dal famoso faro della "Lanterna" di Genova. Dalla cima, i climbers hanno aperto un enorme striscione con la scritta "Enel chiudi la centrale". Nel frattempo un altro gruppo di attivisti è entrato nel vecchio impianto a carbone - risalente al 1928 e situato vicino al centro della città - scrivendo 'Enel clima killer' sulla facciata dell'edificio. Un terzo team, a bordo di gommoni, ha scritto "Quit coal" sulla fiancata di una nave carboniera carica di carbone per la centrale.

NO CARBONE. GENOVA: III TAPPA TRIPLA AZIONE

Dopo le azioni di Civitavecchia e Fiumesanto, Greenpeace chiede a Enel di accogliere le ripetute richieste della Regione Liguria e chiudere l'impianto al più presto. E' assurdo rimandare al 2020. È possibile, infatti, sostituire la potenza della Lanterna con fonti pulite come eolico e solare. Il potenziale eolico raggiungibile al 2020 in Liguria è pari a 280 MW e permetterà di creare oltre mille posti di lavoro puliti.

La Regione sta prendendo giuste decisioni verso lo sviluppo delle rinnovabili, come nel caso del progetto eolico nel porto di Genova o l'apertura di un polo per il solare fotovoltaico a Ferrania. E' questa la direzione da seguire, così come richiedono gli obiettivi vincolanti imposti dalla normativa europea al 2020.

greenpeace.it

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