Energia creativa e poetica a vedersi
12:21Aquiloni che catturano l'energia del vento in alto, in quota, lassù dove è più intensa e la trasformano in energia!
Vedere queste presenze che si stagliano contro l'azzurro del cielo, ammirare il tutto e pensare alla ricchezza che se ne ricava senza continuare a impoverire il nostro pianeta....è questo che si prefiggano ricercatori del Politecnico di Torino come spiega ampiamente l'articolo di focus.it
Vedere queste presenze che si stagliano contro l'azzurro del cielo, ammirare il tutto e pensare alla ricchezza che se ne ricava senza continuare a impoverire il nostro pianeta....è questo che si prefiggano ricercatori del Politecnico di Torino come spiega ampiamente l'articolo di focus.it
Se si riuscisse a sfruttare il vento che soffia in quota (molto più intenso e regolare che in superficie), il vantaggio sarebbe ancora maggiore. Già, ma come fare?
Prototipo. La risposta è stata trovata da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, guidati da Massimo Ippolito e Mario Milanese: si potrebbe costruire un impianto azionato da aquiloni che raccolgono il vento anche a diversi km di quota, con costi limitati e rendimenti elevatissimi.
AQUILONI!!
L'idea è diventata un progetto europeo: KiteGen. «Abbiamo realizzato un prototipo che genera 25 kilowatt a 800 m di quota», dice Ippolito. E sono già in programma impianti da 10 MW, capaci di alimentare una piccola città, che prevedono il decollo e il ritiro automatico degli "aquiloni", e un volo a 1.300 m con una traiettoria controllata elettronicamente a forma di "8", che consente il rendimento energetico più efficiente.«Con questo impianto si potrebbe produrre energia al costo industriale di 25 euro/MWh, contro gli 80 euro/MWh del carbone», dice Ippolito. Il vantaggio economico può migliorare con impianti più grandi, in cui molti "aquiloni" azionano una grande turbina.
Megaturbina. «Con 200 aquiloni che fanno girare una turbina con diametro di 1,6 km alla velocità di 15 giri all'ora», spiega Ippolito, «si potrebbe generare 1 gigawatt». Cioè l'equivalente di una centrale nucleare di media potenza. Secondo Ippolito, tecnicamente questo progetto è realizzabile entro 3 anni.
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