credo di non aver mai parlato cosi tanto...
23:31Assolutamente mi sento di appoggiare questa campagna che in un certo senso ho toccato con mano.
Per motivi del tutto personali e diversi mi sono ritrovata a convivere con giovani adolescenti tremendamente devastati dall'errato rapporto avuto con il cibo e con il loro corpo, forse non pronti ai cambiamenti inevitabili che il passaggio dalla pubertà all'età adulta comporta.
Vivendo in un posto che li ospitava quello che più mi è saltato agli occhi è stata l'evidente dissonanza tra la loro fragilità e la loro spavaldità, proporzionalmente si contrastano questi atteggiamenti diametralmente opposti: la paura devastante di un abisso e l'assoluta negazione.
E' come un buco nero che risucchia tutto!
In fase adolescianziale i genitori devono assolutamente stare attentissimi, i segni sono tanti e partano sempre da una cosa piccola come "guarda mamma ho un pò di pieghe in più sul ventre".
L'atteggiamento giusto è sdrammatizzare davanti all'adolescente ma tenere ben presente invece questo episodio e se ce ne sono altri, come piccoli cambiamenti di abitudine alimentare, rifiuto di dolci, o pasta o cosa che fino a quel momento amava ed adesso non vuole più occorre stare molto attenti. Attenti senza che lui o lei se ne accorga...I modelli imposti dai media sono deleteri, in età adolescenziale loro si rifanno a questi, mai potrebbero ammettere di essere diversi, e questo li porta alla distruzione. E il processo è anche veloce, non occorre molto tempo....
Ho visto ragazze e ragazzi ridotti allo sfinimento, costretti in extremis alle flebo e pure forzata perchè rifiutavano anche quella!...il che salva loro la vita ma peggiora il lato psicologico............ è un infimo problema......attenzione padri e madri....senza farvene accorgere ...tanta attenzione
... credo di non aver ma scritto così tanto...
opsonline
È partita il 30 giugno “Se ami qualcuno dagli peso”, campagna di sensibilizzazione realizzata dal Dipartimento per le Pari Opportunità per il contrasto all’anoressia e alla bulimia nervose. In Italia i disturbi alimentari sono la prima causa di morte per malattia delle ragazze tra i 12 e i 25 anni. Le statistiche ci dicono che almeno il 3% della popolazione soffre di anoressia o bulimia nervosa, oltre 200 mila donne nel nostro Paese sono colpite da questo genere di disturbi. Si tratta, dunque, di una vera e propria emergenza che, oltre ad essere affrontata dal Parlamento, va prima di tutto riconosciuta nelle nostre case o tra le persone che frequentiamo. Si tratta, dunque, di una vera e propria emergenza che va prima di tutto riconosciuta nelle nostre case o tra le persone che frequentiamo.
La soluzione sta in primo luogo nell'attenzione dinanzi a determinati atteggiamenti di una figlia o di un figlio, di un'amica, di un amico o di un semplice conoscente. I comportamenti anomali nel rapporto con il cibo, infatti, sono vere e proprie "spie" e vanno capiti, sorvegliati, mai sottovalutati.
“Se ami qualcuno dagli peso” è stata concepita volutamente senza immagini scioccanti, ma per permettere ai genitori, agli insegnanti, agli amici di chi soffre di disturbi alimentari, di riflettere ed individuare già i primi sintomi di un male subdolo che racchiude disagio e richiesta d’aiuto.
Una campagna “media crossing” che viaggerà attraverso i giornali, gli spot televisivi e radiofonici, le pubblicità nei cinema e sui muri delle città per diffondere la cultura dell’attenzione e della prevenzione tra i giovani e nei mondi a loro vicini: dalla famiglia alla scuola.
io sono rintracciabile tramite la casella di posta nella sidebar, per inirizzi o solo due parole!
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