Vengono chiamati zingari del mare, per il loro continuo spostarsi via mare appunto, hanno la carnagione più scura dei thailandesi e sono abituati a costruire casette di legno su palafitte in prossimità delle spiagge che più frequentano.
Un rischio incombe su questa romantica minoranza, e cioè l'edilizia che sempre più divora la spiaggia che loro tanto amano, e con questo a rischio sono anche la loro integrità culturale e le loro usanze.
Una parte di loro ha lasciato le acque stabilendosi sulla terra ferma, ma sono costretti sempre più ad arretrare davanti ai cantieri.
Sono un popolo di pescatori, amanti della natura e della tranquillità

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