Diario dalla Nuova Guinea
15:37l'articolo di PanoramaVulcani spenti, grotte, fiumi, montagne: tutta la vegetazione del Monte Bosavi, in Nuova Guinea, viene al momento scandagliata da un’equipe internazionale di scienziati alla ricerca degli animali più strani e sconosciuti del pianeta. Una troupe della BBC li ha seguiti nella prima tappa della loro avventura alla scoperta di una giungla fittissima, quella formatasi negli anni nel cratere spento del Bosavi, in cui nessuno si è mai addentrato sino ad oggi.
La foresta che circonda il vulcano è solcata da fiumi in cui scorre acqua cristallina, la presenza umana è inesistente, e anche gli animali interagiscono con l’uomo come se se lo fossero trovato di fronte per la prima volta. In una caverna gigantesca, lo scienziato George McGavin ha fotografato un insetto dal corpo lungo e trasparente, di cui si è soffermato ad osservare con curiosità la digestione di mosche appena inghiottite. Nel frattempo, dopo aver avvistato canguri, scimmie, opossum, pipistrelli, coccodrilli e serpenti, si è accorto che in una rete posizionata nel fiume si era incagliato uno strano pesce gatto di grossa taglia con spine sulle pinne e un pungiglione simile a quello di una razza.
Se i quattro chilometri del cratere del Bosavi sono sovrappopolati da sanguisughe, nella foresta circostante non si contano le lucertole predatrici, rettili di un colore verde molto acceso che possono crescere fino a tre metri di lunghezza. In Nuova Guinea è necessario fare molta attenzione ai pesci gatto velenosi o alle piume tossiche di alcuni uccelli, ma allo stesso gli appassionati di natura possono godersi le immagini curiose di canguri che si arrampicano sugli alberi, gatti carnivori e topi giganti, nella maggior parte dei casi più grandi dei gatti domestici. Ma l’equipe internazionale che la prossima settimana scenderà nel Bosavi è rimasta incantata di fronte al fascino irresistibile di un pappagallino rosso non più grande di un pollice.
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