Parità dei sessi?

13:12


Mi è capitato sotto mano un articolo interessante e purtroppo attinente alla realtà che vi scrivo di seguito, e lo faccio anche per onorare il ricordo di una donna eccezionale

Era il 1984 quando Emmeline Pankhurst , suffragista femminile inglese, ottenne per le donne sposate il diritto al voto nelle elezioni locali. Nel 1918 ottenne, poi, il suffragio femminile per la camera dei comuni.

Emmeline lottava, lottava duramente per vedere realizzati i suoi sogni di partecipazione e libertà per le donne.

Da allora più niente.

Nessuno/nessuna ha combattuto con tale dedizione e, se vogliamo, con tale coraggio. Perchè nel 1970 qualcosa si è mosso con il movimento femminista, ma non si ottennero risultati così importanti come quelli ottenuti dalla suffragista inglese. I dati citano un lentissimo ma progressivo miglioramento nella situazione sociale della donna; ma rivelano comunque notevoli incongruenze.

E' vero: dal 1970 il tasso di occupazione delle donne è aumentato del 25,3%; ma allora perchè rimane comunque inferiore del 2.4% a quello degli uomini nonostante il numero delle donne laureate ogni anno superi del 14% quello degli uomini?
Si può veramente parlare di parità dei sessi?
A livello teorico sì: le donne hanno gli stessi diritti (politici, civili, all'istruzione...) e doveri degli uomini.

A livello pratico la situazione è decisamente più complessa.
Perchè se è vero che in una realtà che dovrebbe essere il tempio della democrazia, quale è il parlamento italiano, le donne ricoprono solo un'ottavo dei posti disponibili; allora si può affermare che al momento la parità dei sessi è ancora un obbiettivo lontano da raggiungere.

E se il divario è così evidente nel "mondo occidentale" nel "terzo mondo" è ancora più marcato.

Caso eclatante l'Islam.
Le donne islamiche non hanno libertà di parola, non hanno libertà politiche e non hanno neanche la libertà di scegliere il marito. Le donne islamiche, semplicemente, non hanno e non possono avere.

Nel mondo islamico inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi, viene a mancare anche l'inalienabile diritto all'istruzione. La donna non sa, la donna non deve sapere perchè, secondo le credenze islamiche la donna non ha valore: il suo unico impiego è quello di crescere i figli, di stare accanto al marito e di badare alla casa.

Insomma libertà negate: di istruzione, di parola, di scelta.

E c'è chi ancora cerca di affermare che la parità dei sessi esiste.

Intanato Emmeline guarda dall'alto questo mondo, questa realtà e scuote la testa nella consapevolezza che, quando ha sognato la partenza della corsa alla libertà, nessuno ha veramente iniziato a correre...

Fonte Solidarietà per la Pace

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