Venti serpenti e un falco messi in salvo nel Canavese
08:10Una ventina di grossi serpenti è la scoperta avvenuta durante lavori di manutenzione di alcuni tombini a Romano Canavese. Il salvataggio dei rettili è avvenuto ieri mattina da parte del servizio Tutela della fauna e della flora della Provincia di Torino.
Si trattava di «biacchi» (Coluber viridiflavus), serpenti non velenosi ma che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, che si erano rifugiati nel tombino per svernare. I tecnici li hanno estratti il tempo necessario ad effettuare i lavori di manutenzione, quindi sono stati riposizionati nel medesimo luogo, da cui si allontaneranno spontaneamente con l’arrivo della bella stagione.
Nella stessa mattinata è stato recuperato un esemplare di falco pellegrino selvatico presso l’aeroporto di Caselle: a metterlo in salvo è stato un responsabile del servizio di falconeria attivo presso l’aeroporto, che si è accorto che il volatile si era posato sulla pista e non era in grado di riprendere il volo a causa di una ferita all’ala. Il falco pellegrino verrà preso in cura dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino. Non appena guarito, sarà affidato all’associazione Green Heron di Gassino per un periodo di convalescenza, dopo il quale verrà rimesso in libertà
lazampa.it
Si trattava di «biacchi» (Coluber viridiflavus), serpenti non velenosi ma che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, che si erano rifugiati nel tombino per svernare. I tecnici li hanno estratti il tempo necessario ad effettuare i lavori di manutenzione, quindi sono stati riposizionati nel medesimo luogo, da cui si allontaneranno spontaneamente con l’arrivo della bella stagione.
Nella stessa mattinata è stato recuperato un esemplare di falco pellegrino selvatico presso l’aeroporto di Caselle: a metterlo in salvo è stato un responsabile del servizio di falconeria attivo presso l’aeroporto, che si è accorto che il volatile si era posato sulla pista e non era in grado di riprendere il volo a causa di una ferita all’ala. Il falco pellegrino verrà preso in cura dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino. Non appena guarito, sarà affidato all’associazione Green Heron di Gassino per un periodo di convalescenza, dopo il quale verrà rimesso in libertà
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