Azalai, lungo la via del sale: gli scatti del Mali per Alì2000
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In lingua tuareg si chiama azalai ed è il tradizionale e faticoso viaggio che da oltre cinque secoli si muove da Timbuctù alle miniere di Taoudenni tornando sulle rive del Niger, con il pesante carico di lastre di sale. È questa la carovana del sale, ed è l’affascinante protagonista della mostra Azalai, lungo la via del sale, ovvero trenta fotografie in bianco e nero che documentano questo antichissimo commercio maliano, tuttora vitale, esposte dal 12 al 16 novembre a Milano, alla libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele. A realizzarle Stefano Pensotti, fotografo e viaggiatore che con i suoi scatti racconta l’ambiente umano e geografico che le carovane attraversano: persone, comunità, culture, ambiente.
Accompagnano il percorso espositivo il testo dell’antropologo Marco Aime, amante della commovente bellezza e povertà del Mali, e uno scritto di presentazione dell’associazione Alì2000 Onlus. La mostra, infatti, nasce come evento per sostenere questa organizzazione, nata da amici uniti dalla passione per l’Africa: il suo operato è sul territorio africano, prevalentemente in Mali, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle popolazioni rurali più disagiate e di migliorarne le condizioni di vita, coinvolgendo le risorse umane locali nella individuazione, definizione e realizzazione degli interventi.
La costruzione di tre pozzi-cisterna nei villaggi di Amà, Toumounì e Kamba Saramè, nella falesia Dogon, è ora nel mirino di Alì2000, che porta il nome di Alì, un bambino di etnia Dogon morto nel 2000 per la mancanza di una flebo. Con la realizzazione dei pozzi, l’associazione vuole raggiungere l’acqua in falda, con un occhio particolare rivolto alla popolazione femminile dei villaggi visto che, in situazioni di emergenza idrica, sono le donne a sobbarcarsi il lavoro di recupero e trasporto dell’acqua da pozzi lontani, aggravando ulteriormente il carico di impegni quotidiani per la gestione della famiglia e della comunità. La mostra Azalai, lungo la via del sale non finisce a Milano. Toccherà altre città, facendo conoscere il fascino e l’emozione che suscita il Mali. Il 12 dicembre sarà a Piacenza (Galleria Ricci Oddi); il 30 gennaio 2009 a Sondrio (Palazzo Martinengo) con un concerto di Ludovico Einaudi e di Ballakè Sissokò dedicato ad Alì2000; il 22 marzo a Roma in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua. E nel corso del 2009 sarà allestita a Cremona, Roma, Firenze ed Aosta secondo un programma ancora in definizione.
panorama.it
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In lingua tuareg si chiama azalai ed è il tradizionale e faticoso viaggio che da oltre cinque secoli si muove da Timbuctù alle miniere di Taoudenni tornando sulle rive del Niger, con il pesante carico di lastre di sale. È questa la carovana del sale, ed è l’affascinante protagonista della mostra Azalai, lungo la via del sale, ovvero trenta fotografie in bianco e nero che documentano questo antichissimo commercio maliano, tuttora vitale, esposte dal 12 al 16 novembre a Milano, alla libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele. A realizzarle Stefano Pensotti, fotografo e viaggiatore che con i suoi scatti racconta l’ambiente umano e geografico che le carovane attraversano: persone, comunità, culture, ambiente.
Accompagnano il percorso espositivo il testo dell’antropologo Marco Aime, amante della commovente bellezza e povertà del Mali, e uno scritto di presentazione dell’associazione Alì2000 Onlus. La mostra, infatti, nasce come evento per sostenere questa organizzazione, nata da amici uniti dalla passione per l’Africa: il suo operato è sul territorio africano, prevalentemente in Mali, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle popolazioni rurali più disagiate e di migliorarne le condizioni di vita, coinvolgendo le risorse umane locali nella individuazione, definizione e realizzazione degli interventi.
La costruzione di tre pozzi-cisterna nei villaggi di Amà, Toumounì e Kamba Saramè, nella falesia Dogon, è ora nel mirino di Alì2000, che porta il nome di Alì, un bambino di etnia Dogon morto nel 2000 per la mancanza di una flebo. Con la realizzazione dei pozzi, l’associazione vuole raggiungere l’acqua in falda, con un occhio particolare rivolto alla popolazione femminile dei villaggi visto che, in situazioni di emergenza idrica, sono le donne a sobbarcarsi il lavoro di recupero e trasporto dell’acqua da pozzi lontani, aggravando ulteriormente il carico di impegni quotidiani per la gestione della famiglia e della comunità. La mostra Azalai, lungo la via del sale non finisce a Milano. Toccherà altre città, facendo conoscere il fascino e l’emozione che suscita il Mali. Il 12 dicembre sarà a Piacenza (Galleria Ricci Oddi); il 30 gennaio 2009 a Sondrio (Palazzo Martinengo) con un concerto di Ludovico Einaudi e di Ballakè Sissokò dedicato ad Alì2000; il 22 marzo a Roma in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua. E nel corso del 2009 sarà allestita a Cremona, Roma, Firenze ed Aosta secondo un programma ancora in definizione.
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