La telefonata preoccupata dei vigili urbani di Castagneto Carducci lasciava presagire qualcosa di particolare ed inconsueto: “Nella piazza della chiesa in centro storico c’è un uccello enorme, alto un metro ....!”. Nel mondo della natura siamo abituati a vere e proprie sorprese. Per questo, io distante 35 km., ho incaricato un giovane e preparato volontario WWF di Castagneto Carducci, Giulio Morganti, ad andare sul posto e verificare quanto stava succedendo....“Paolo - mi chiama poco dopo - è un Grifone! Vuole entrare in chiesa e per bloccarlo....mi sta beccando le stringhe delle scarpe....!

In chiesa è in corso la messa del pomeriggio ma i parrocchiani sapranno solo a messa finita ciò che li aspettava fuori dal portone! Arrivo e trovo Giulio seduto sui gradini della breve scalinata che conduce in chiesa con a fianco, assolutamente (ed apparentemente) a suo agio, uno splendido Grifone. E’ una specie di avvoltoio, diffuso secoli fa in tutta Italia ma ormai circoscritto in alcune aree dell’Italia peninsulare (Abruzzo e Friuli) interessate a progetti di reintroduzione mentre in Sardegna resiste la storica colonia di Capocaccia.

Rappresenta un pezzo di natura ormai rarefatta, selvaggia ed atavica, in cui le carcasse degli animali selvatici e degli armenti venivano letteralmente scarnificate
da questi meticolosi chirurghi, scongiurando i rischi diffusi di epidemie. Il “nostro” Grifone, arrivato sui cieli di Castagneto assieme a due suoi simili che, dopo essersi posati sul tetto dello stabile di fronte alla chiesa, si sono involati salendo in quota e scomparendo alla vista degli increduli passanti, era provvisto di anelli di riconoscimento: uno bianco con una combinazione alfabetica, uno metallico con un codice alfanumerico e la sigla MUSEUM PARIS.....

Molto probabilmente il fortunale che ha colpito all’alba la costa toscana ha disturbato la direttrice di volo di questi stupendi veleggiatori, impedendo loro anche la possibilità di alimentarsi regolarmente, motivo per cui il Grifone manifestava comportamenti stranamente confidenti nei confronti dell’uomo. Un rapido giro di telefonate ci conferma che si tratta di un soggetto nato nel Massiccio Centrale in Francia, ma che, per motivi ancora sconosciuti, sembra che prediliga il contatto
con l’uomo essendo già stato recuperato una decina di giorni fa su un terrazzo in pieno centro a Genova. Ed il collegamento del fatto con la città ligure è curiosamente ricordato dalla lapide affissa all’ingresso della chiesa di Castagneto Carducci. L’animale è stato trasferito immediatamente presso il centro di Rocchette di Fazio (GR) specializzato nella riproduzione in cattività di Capovaccaio, altra specie di avvoltoio, in possesso di strutture idonee e di esperienza consolidata per una prima assistenza al grande avvoltoio (apertura alare cm. 280), in attesa di decisioni che saranno prese dai responsabili francesi del progetto di inanellamento.