Seminiamo il futuro
08:02PROGETTO DI RIPOPOLAMENTO “SEMINIAMO IL FUTURO”
Sabato 11 ottobre 2008 liberati gli squaletti
Dopo una settimana di monitoraggi giornalieri realizzati dagli accompagnatori subacquei dell’associazione con propri mezzi navali, sabato mattina abbiamo aperto le gabbie e liberato gli squaletti. Erano tutti in ottima salute e subito si sono diretti verso le profondità del relitto Paguro per la presenza di cibo ed acqua più limpida ed ossigenata (nei primi 10 metri vi è molto materiale in sospensione). Grande soddisfazione per il biologo Raffaele Gattelli e tutti i sub dell’Associazione presenti all’evento. E’ stato un impegno rilevante, oneroso per tutti i soci ed amici che hanno collaborato, ma straordinario perchè per la prima volta in Italia abbiamo dimostrato che è possibile attuare anche politiche attive di ripopolamento in mare. Abbiamo dimostrato che il comune interesse di vari soggetti per il nostro mare, la passione nei valori etici, spesso non necessitano di grandi progetti e/o enunciazioni ambientaliste. Serve il “fare” disinteressato, il valore passionale del “dare” e non solo di ricevere, il desiderio di contribuire in prima persona a realizzare un “unicum”, che speriamo possa essere colto e riproposto anche da altri. L’Associazione Paguro, (associazione no-profit che associa subacquei, circoli subacquei, ricercatori, imprese private, etc.) da oltre 12 anni gestisce le autorizzazioni per le immersioni al relitto del Paguro (Zona di Tutela Biologica decretata dal Ministero), situato a 12 miglia dalla costa di Marina di Ravenna e permette ad oltre 3.500 sub di realizzare le immersioni. L’Associazione è altresì titolare di Concessione Demaniale Marittima (limitrofa al relitto della piattaforma Paguro) ove sono state collocate ben sei strutture off-shore dell’ENI demolite nel 1999 (primo ed unico progetto realizzato in Italia). Nel 2008 abbiamo deciso di realizzare il primo progetto sperimentale italiano di ripopolamento ittico attivo nella “Zona di Tutela Biologica del Paguro” (Seminiamo il futuro) con la collocazione di 53 anfore (al fine di realizzare tane per varie specie ittiche) e la immissione di n. 8 squali gattopardo riproduttori di cm. 80/95 ( Scyliorhinus stellaris), e n. 18 squali gattuccio giovani di 20 cm. (Scyliorhinus canuculas) al fine di verificare l’adattabilità ed il libero insediamento nell’area del relitto del Paguro. In presenza di risultati positivi è nostro desiderio proseguire tale progetto anche nel 2009 con l’immissione periodica di altre specie autoctone:
- murene di 30/40 cm. (Murena helena)
- cernie brune di cm. 30/40 (Epinephelus marginatus)
- astici di 20/30 cm. (Hommarus gammarus)
- aragoste di 30/40 cm. (Palinurus elephas)
Le specie reintrodotte in mare sono state riprodotte ed allevate all’AquaeMundi di Russi (RA) - www.aquaemundi.it - , struttura didattico-scientifica e acquario diretta dal biologo Raffaele Gattelli.
Le specie liberate sono certificate per origine e compatibilità per il ripopolamento nell’area in mare.
Gli accompagnatori subacquei dell’Associazione Paguro, volontariamente, si sono dedicati alla gestione di tutto il processo in qualità di coordinamento, allestimento strutture, collocazione gabbie ed immissione delle specie, assistenza, foto e filmati del progetto.
Il progetto ha visto la collaborazione di AquaeMundi di Russi, Centro Ricerche Marine di Cesenatico, Coop. MARE di Cattolica, Marine Consulting srl di Mezzano (RA).
Tutte le fasi di riproduzione, crescita delle varie specie, presso AquaeMundi, costruzione e posizionamento delle gabbie stabulazione, verifica ambientamento degli esemplari nelle gabbie, adattamento e liberazione, sono state realizzate a titolo gratuito e volontario. Le varie fasi sono state filmate e fotografate dal gruppo «video-foto» dell’Associazione, al fine di produrre un DVD, servizi giornalistici e relazioni scientifiche.
Unica nota stonata dell’evento è stata la presenza, all’interno dell’area di tutela biologica del Paguro, di diverse imbarcazioni dedite alla pesca sportiva e che nonostante gli inviti ad allontanarsi sono restati in loco. Ci auguriamo che Tutte le autorità competenti esercitino il dovuto controllo dell’area essendo vietata per legge qualsiasi attività di pesca (professionale e sportiva), soprattutto nei confronti di alcune imbarcazioni che ripetutamente sono state colte in flagranza di reato.
sottacquasub.com
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