PACCHETTO SALVA-FORESTE

09:48


La Commissione europea ha reso pubbliche due importanti iniziative per la protezione delle foreste dell'intero pianeta. Il pacchetto comprende una proposta legislativa che ha lo scopo di diminuire il rischio di entrata nel mercato comunitario di legname e di prodotti del legname di provenienza illecita, e una comunicazione che illustra le proposte della Commissione per combattere la deforestazione tropicale. Lo sfruttamento abusivo delle foreste e la deforestazione comportano conseguenze rilevanti per l'ambiente poiche' favoriscono il cambiamento climatico e la riduzione della biodiversita' e costituiscono una minaccia per il sostentamento delle popolazioni indigene. Lo sfruttamento abusivo delle foreste rappresenta inoltre il sintomo di problemi piu' gravi quali la mancanza di governance nel settore forestale e un basso livello di applicazione delle leggi. Nel contesto dei negoziati internazionali per un accordo sul cambiamento climatico all'indomani del 2012, la Commissione propone di perseguire l'obiettivo di arrestare la perdita della copertura forestale del pianeta al massimo entro il 2030 e di ridurre la deforestazione tropicale lorda di almeno il 50% entro il 2020. Le foreste ospitano la meta' delle specie conosciute. Quando scompare una foresta, scompare anche tutto un insieme di piante e di specie, con conseguenze disastrose e irreversibili. Queste preziose risorse svolgono inoltre un ruolo fondamentale nel controllo del cambiamento climatico. I paesi in via di sviluppo e quelli sviluppati devono unirsi per preservare le foreste ancora esistenti nel mondo. Diventa quindi indispensabile inviare un messaggio fermo ai fornitori di legname che sottolinei la completa indisponibilita' del mercato comunitario verso qualunque tipo di legname e prodotti del legname di provenienza illecita. Per sfruttamento abusivo delle foreste si intende la raccolta, il trasporto, la vendita e l'acquisto di legname in violazione delle leggi nazionali applicabili. Si ritiene che una percentuale significativa - circa il 19% - del legname importato nell'UE provenga da fonti illegali. Lo sfruttamento abusivo delle foreste rappresenta un problema serio che minaccia di aggravarsi sempre di piu', con implicazioni ambientali notevoli quali la perdita di biodiversita', la deforestazione e il degrado delle aree forestali.La Commissione europea propone un regolamento inteso ridurre al minimo il rischio di entrata nel mercato europeo di legname e prodotti del legname ottenuti illegalmente. Il regolamento proposto obblighera' gli operatori commerciali a procurarsi sufficienti garanzie del fatto che il legname e i prodotti del legname che essi vendono siano stati ottenuti conformemente alle leggi applicabili nel paese d'origine. La proposta aumentera' gli incentivi per la gestione e l'uso legale e sostenibile delle risorse silvicole, soprattutto nei paesi in via di sviluppo che sono interessati a mantenere e ad incrementare l'esportazione di prodotti forestali nell'Ue. La comunicazione sulla deforestazione prende le mosse dalla considerazione che attualmente, le foreste stanno sparendo con un ritmo di circa 13 milioni di ettari all'anno. La deforestazione e' responsabile di quasi il 20% delle emissioni mondiali di gas ad effetto serra ed e' divenuta una questione fondamentale nell'ambito dei negoziati internazionali attualmente in corso in vista di un nuovo accordo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico all'indomani del 2012. La Commissione si propone di favorire, nell'ambito dei negoziati internazionali sul cambiamento climatico, la creazione di un meccanismo mondiale del carbonio forestale (Global Forest Carbon Mechanism, GFCM) attraverso il quale i paesi in via di sviluppo vengano ricompensati per le riduzioni di emissioni ottenute grazie a misure volte a ridurre la deforestazione e il degrado delle aree forestali. Rileva quindi la necessita' di un livello di finanziamento comunitario appropriato dal 2013 al 2020 per combattere la deforestazione. L'ammontare totale dei fondi dipendera' dal livello di azioni di mitigazione promosse dai paesi in via di sviluppo. Una parte importante di tali fondi potrebbe provenire dai profitti dei diritti messi all'asta nell'ambito del sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni. Si stima che se il 5% delle entrate derivanti dalle aste venisse messo a disposizione del GFCM potrebbero essere raccolti da 1,5 a 2,5 miliardi di euro da qui al 2020

ansa.it

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